"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

12 maggio 2017

Sito cristiano iracheno riporta intimidazioni nei confronti di una famiglia tornata a Mosul est

By Baghdadhope*

Giorni fa era apparsa la notizia dell'inizio dei lavori a Mosul di un comitato incaricato di liberare le case di proprietà dei cristiani costretti ad abbandonare la città nel 2014 dalle famiglie musulmane che nel frattempo ne avevano preso possesso.
Se dovesse risultare vero ciò che oggi riferisce il sito Ankawa.com sarebbe chiaro che il compito di tale comitato sarà molto più difficile del previsto. Secondo il sito cristiano un uomo di Mosul avrebbe fatto ritorno con la famiglia alla sua casa nel quartiere Al-Arabi a Mosul est, (liberato dall'esercito iracheno lo scorso gennaio) dove sarebbe stato accolto da un lancio di pietre contro le finestre e da parecchie persone che, dalla strada, avrebbero apostrofato i membri della famiglia come "kafarah" cioè infedeli.

Non ci sono per ora conferme della notizia da parte di altri siti in lingua araba.