"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

25 settembre 2012

Da Baghdad un sito in arabo dedicato all'Anno della Fede

By Baghdadhope *

Neanche un mese manca all’11 ottobre del 2012, il giorno che segnerà l’inizio dell’Anno della Fede che si concluderà il 24 novembre del 2013. Dal sito che il Vaticano ha dedicato all’evento si apprende che il giorno di inizio è stato scelto da Papa Benedetto XVI per ricordare due importanti anniversari: i 50 anni trascorsi dall’apertura del Concilio Vaticano II ed i 20 dalla promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Il sito raccoglie tutto ciò che serve al fedele per partecipare all’evento, spiritualmente e materialmente: dalla lettera apostolica “Porta Fidei” con la quale Benedetto XVI ha indetto l’Anno della Fede, a documenti e lista degli eventi correlati.  Il tutto in italiano, inglese e spagnolo.
I fedeli iracheni, e quelli in generale di lingua araba, potranno quindi sapere tutto di questo importante evento, ma potranno approfondire le loro conoscenze anche con la lettura di un altro sito curato, come è spiegato nella home page, dal clero cattolico di Baghdad.
Il sito, che  si chiama "بغداد الإيمان" Baghdad al Īmān, che letteralmente significa “Baghdad della Fede” è guidato da una commissione, voluta dal Consiglio dei Vescovi cattolici, che ha a capo il vescovo siro cattolico di Baghdad, Mons. Ephrem Yousef Abba, ed alla quale partecipano suore, sacerdoti e laici che hanno anche il compito di organizzare i diversi eventi legati all’Anno della Fede.
Il 10 settembre la commissione riunita ha ad esempio fissato alcune delle date più importanti per unire spiritualmente la comunità irachena cristiana a quella del mondo intero: l’apertura dell’Anno della Fede sarà celebrata il 12 ottobre con una santa messa nella cattedrale caldea di San Giuseppe mentre la sua chiusura sarà celebrata il 22 novembre 2013 con la santa messa nella cattedrale armeno cattolica di Nostra Signora dei Fiori. In questa stessa chiesa si svolgerà, il 14 dicembre, un concerto che sarà  replicato il 19 aprile 2013 nella chiesa siro cattolica di Mar Benham. In occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani il 18 gennaio 2013 si terrà un incontro ecumenico nella chiesa siro cattolica di Nostra Signora della Salvezza, la chiesa che nel 2010 fu teatro della più orrenda strage di cristiani in Iraq. Un incontro di preghiera si svolgerà il 21 marzo nella chiesa latina di San Giuseppe mentre, questa volta nella chiesa caldea dedicata allo stesso santo si terrà, dal 26 al 28 settembre 2013, una conferenza dedicata in particolare ai catechisti che avrà come tema centrale proprio l’anno della fede e che sarà organizzata dalla Commissione del Catechismo di Bagdad.  

Già il 28 settembre però i fedeli iracheni inizieranno un cammino di preparazione all’evento e lo faranno rivolgendosi ai giovani, speranza del futuro. Quel giorno, nella chiesa caldea del Sacro Cuore si terrà infatti un incontro di preghiera e conoscenza che si concluderà con una conferenza tenuta dal parroco caldeo della chiesa di San Paolo, Padre Albert Hisham, dal titolo: “La porta della fede: vocazione e missione”.Baghdadhope ha chiesto a Padre Hisham del contenuto del suo intervento e se pensa se e in che modo l’obiettivo dichiarato dell’Anno della Fede,  così come ricordato dal presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, mons. Rino Fisichella, cioè quello di sostenere la fede di tanti credenti che nella fatica quotidiana non cessano di affidare con convinzione e coraggio la propria esistenza al Signore Gesù” possa raggiungere la comunità irachena cristiana.

“La difficoltà nel credere in Iraq ed in tutto il Medio Oriente è differente da quella avvertita in Europa" ha risposto Padre Hisham, "noi dobbiamo confrontarci soprattutto con la sfida dell’emigrazione come conseguenza dei cambiamenti politici e sociali; emigrazione che rischia di svuotare la regione dei suoi cristiani.
In ciò sta l’importanza dell’Anno della Fede in Iraq: cercare di rinsaldare la fede dei suoi cristiani mantenendola viva in modo che possa illuminare la società irachena. In un paese che ha subito cambiamenti così veloci come l’Iraq bisogna tornare a chiedere l’aiuto della fede, fonte della nostra vita, e cercare di viverla nonostante le tante difficoltà che affrontiamo ogni giorno. Speriamo e siamo fiduciosi che l’Anno della Fede ci aiuti in questo ritorno alla fonte.